σ ñI cacciatori del Paleolitico superiore sono contemporanei allÆultima glaciazione, chiamata Wⁿrm o Weichsel in Europa e Wisconsin in America.ñ
Nel continente eurasiatico essi vivono in un ambiente dominato dalle variazioni climatiche, dove ai periodi temperati si alternano periodi di freddo pi∙ o meno intenso (sicuramente la media annuale delle temperature non Φ mai stata inferiore di oltre 15 gradi rispetto a quella attuale). Queste oscillazioni sono proseguite per alcuni secoli, forse per qualche millennio, e hanno lasciato delle tracce nel suolo.
I geologi che studiano gli strati terrestri riescono a individuare questi mutamenti analizzando
i sedimenti, la loro dimensione, il loro aspetto, la loro origine ecc. Altri esperti, esaminando
i pollini microscopici o i carboni, sono in grado di descrivere le associazioni di piante appartenute a ogni strato (ontani, pini, betulle, noccioli, graminacee, felci... ), e di ricostruire il paesaggio circostante (foresta umida, steppa, prateria interrotta da boschi... ).
Gli uomini del Paleolitico superiore si adattano perfettamente a queste condizioni climatiche. Occupano nuovi territori e si inoltrano nelle zone periglaciali e nelle regioni artiche. Colonizzano in questo periodo lÆEuropa nord-orientale e la Siberia. Si avventurano lontano dalle coste, attraversano
gli stretti e raggiungono la Terra di Sahul (continente che in questo periodo collega la Nuova Guinea, lÆAustralia e la Tasmania), mentre altri passano dallÆAsia allÆAmerica.
La diversificazione razziale degli uomini del Paleolitico, attestata dai ritrovamenti nei vari continenti, Φ ancora poco chiara.
Alcuni esperti, peraltro, sostengono che sia iniziata nel Paleolitico inferiore con le variazioni della specie ºHomo erectusº.
Il Paleolitico superiore Φ anche caratterizzato da una nuova conquista tecnologica. Mentre durante il Paleolitico medio, cioΦ per pi∙ di 50.000 anni, gli utensili in pietra intagliata venivano fabbricati a partire dalle schegge, quelli realizzati dagli uomini moderni (da 35.000 a 9.000 anni fa) si basano sul sezionamento delle pietre in lame e lamelle. Queste lame servono di sostegno a strumenti leggeri, diversificati, efficaci. Parallelamente si sviluppa lÆutensile in osso, che nel corso di 25 millenni ha subito molte trasformazioni.
Gli studiosi di preistoria hanno stabilito la cronologia del Paleolitico superiore basandosi sullÆosservazione delle diverse caratteristiche degli utensili rinvenuti in strati di etα differenti. Hanno attribuito a ogni epoca il nome del giacimento dove per la prima volta Φ stata individuata unÆindustria originale (giacimento eponimo). Per questo motivo, soprattutto in Francia, si parla di Aurignaziano (da Aurignac nellÆAlta Garonna), di Gravettiano (da La Gravette in Dordogna) o di Magdaleniano (da La Madeleine in Dordogna); in Ungheria, di Szeletiano (da Szeleta). Talvolta gruppi umani coevi seguivano tecniche diverse nella fabbricazione degli utensili: per questa ragione tali nomi (Magdaleniano, Aurignaziano... ) indicano anche delle culture umane distinte.
Dagli anni Cinquanta i metodi della datazione si sono notevolmente evoluti. Misurando gli elementi radioattivi presenti nei carboni e nelle ossa degli strati archeologici, si riesce a datarli in modo molto pi∙ preciso.ìd╬
